15.19 – LASCIARE E SEGUIRE (Matteo 19.27-30)

15.19 – Lasciare e seguire (Matteo 19.27-30)
 
 27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 

15.18 – DIFFICILE ENTRARE NEL REGNO DI DIO (Marco 10.23-27)

15.18 – Difficile entrare nel regno di Dio (Marco 10.23-27)
 
23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». 24I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,

15.16 – MATRIMONIO E CELIBATO (Matteo 19.10-12)

15.16 – Matrimonio e celibato (Matteo 19.10-12)
 
10Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». 11Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. 12Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini,

15.17 – IL GIOVANE RICCO (Marco 10.17-22)

15.17 – Il giovane ricco (Marco 10.17-22)
 
17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere,

15.15 – MATRIMONIO E DIVORZIO III/III (Matteo 19.3-9)

15.15 – Matrimonio e divorzio III (Matteo 19.3-9)
 
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina 5e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne?

15.14 – MATRIMONIO E DIVORZIO II/III (Matteo 19.3-9)

15.14 – Matrimonio e divorzio II/III (Matteo 19.3-9)
 
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina 5e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne?

15.13 – MATRIMONIO E DIVORZIO I/III (Matteo 19.3-9)

15.13 – Matrimonio e divorzio I/III (Matteo 19.3-9)
 
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina 5e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne?

15.12 – GESÙ BENEDICE I BAMBINI (Luca 18.15-17)

15.12 –Gesù benedice i bambini (Luca 18.15-17)
 
15Gli presentavano anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. 16Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. 17In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino,

15.11 – IL FARISEO E IL PUBBLICANO II/II (Luca 18.9-14)

15.11 – Il fariseo e il pubblicano I/II (Luca 18.9-14)
 
9Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini,

15.10 – IL FARISEO E IL PUBBLICANO I/II (Luca 18.9-14)

15.10 – Il fariseo e il pubblicano I/II (Luca 18.9-14)
 
9Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini,

15.09 – LA FEDE SULLA TERRA III/III (Apocalisse 3.14-21; Luca 18.8)

15.09 – La fede sulla terra III/III: Apocalisse 3.14-21 (Luca 18.8)
 
17Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo”.
 
Presunzione. La stessa che s’impossessa di chi si scorda, quando ha svolto tutti i compiti affidatigli, di appartenere alla categoria dei “servi inutili”. Al limite, credo che siamo autorizzati a prendere atto che qualcuno degli incarichi lo abbiamo svolto con diligenza e ci è riuscito bene, …

15.08 – LA FEDE SULLA TERRA II/III (Apocalisse 3.14-21; Luca 18.8)

15.08 – La fede sulla terra II/III: Apocalisse 3.14-21 (Luca 18.8)
 
8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
 
Proseguendo nelle nostre meditazioni sulla domanda di Gesù, resta da esaminare il testo di Apocalisse 3.14-22, lettera alla Chiesa di Laodicea il cui nome significa “Giustizia al popolo” oppure “Il popolo parla”. Dando uno sguardo veloce al significato delle sette Chiese, …

15.07 – LA FEDE SULLA TERRA I/III (Luca 18.8)

15.07 – La fede sulla terra I/III (Luca 18.8)
 
8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
 
È il verso che, come ricorderemo, conclude la parabola del giudice iniquo e, per l’importanza che assume, non può essere ignorato sia per il tema che propone, quando per l’apparente anomalia del contenuto, oggettivamente spiazzante: Gesù parla del pregare senza stancarsi, …

15.06 – IL GIUDICE E LA VEDOVA (Luca 18.1-8)

15.06 – Il giudice e la vedova (Luca 18.1-8)
 
1 Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: «Fammi giustizia contro il mio avversario». 4Per un po’ di tempo egli non volle;

15.05 – QUANDO VERRÀ IL REGNO DI DIO IV/IV (Luca 17.33-37)

15.05 – Quando verrà il Regno di Dio IV/IV (Luca 17.33-37)
 
33Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 34Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; 35due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». [ 36] 37Allora gli chiesero: «Dove,

15.04 – QUANDO VERRÀ IL REGNO DI DIO III/IV (Luca 17.26-32)

15.04 – Quando verrà il Regno di Dio III/IV (Luca 17.26-32)
 
26Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: 27mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. 28Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29ma,

15.03 – QUANDO VERRÀ IL REGNO DI DIO II/IV ( Luca 17.22-25)

15.03 – Quando verrà il Regno di Dio 2 (Luca 17.22,25)
 
22Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. 23Vi diranno: «Eccolo là», oppure: «Eccolo qui»; non andateci, non seguiteli. 24Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.

15.02 – QUANDO VERRÀ IL REGNO DI DIO I/IV Luca 17.20,21)

15.02 – Quando verrà il Regno di Dio 1/4 (Luca 17.20,21)
 
 
20I farisei gli domandarono: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, 21e nessuno dirà: «Eccolo qui», oppure: «Eccolo là». Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
 
Entriamo ora in un ambito molto delicato per una quantità innumerevole di motivi. …

15.01 – I DIECI LEBBROSI (Luca 17.11-19)

15.01 – I dieci lebbrosi (Luca 17.11-19)
 
11Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti».

14.24 – QUATTRO DISCORSI DI GESÙ IV: I SERVI INUTILI (Luca 17.7-10)

14.24 – Discorsi 4: servi inutili (Luca 17.7-10)
 
7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: «Vieni subito e mettiti a tavola»? 8Non gli dirà piuttosto: «Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu»? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo,

14.23 – QUATTRO DISCORSI DI GESÙ III: FEDE E UMILTÀ (Luca 17.5,6)

14.23 – Discorsi 3: fede e umiltà (Luca 17.5,6)
 
 
5Gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: 6«Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe.
 
Sembra strano, eppure, almeno per me, il verso cinque rappresenta un problema perché le ipotesi sono due: o Luca qui riferisce un insegnamento di Gesù avvenuto in un secondo momento rispetto al contesto fin qui rappresentato, …

14.22 – QUATTRO DISCORSI DI GESÙ: II – IL PERDONO (LUCA 17.3-4)

14.22 – Quattro discorsi di Gesù: II, il perdono (Luca 17.3-4)
 
“Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. 4E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: «Sono pentito», tu gli perdonerai”.
 
Certo non è la prima volta che Gesù affronta coi Suoi il tema del perdóno; ricordiamo la domanda che gli rivolse Pietro in Matteo 18.21,22 che “gli si avvicinò e gli disse: «Signore,

14.21 – QUATTRO DISCORSI DI GESÙ: I – GLI SCANDALI (LUCA 17.1-3)

14.21 – Quattro discorsi di Gesù: I. Gli scandali (Luca 17.1-3)
 
 
1 Disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. 2È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3State attenti a voi stessi!

14.20 – IL RICCO E LAZZARO III/III (Luca 16.27-31)

14.20 – Il ricco e Lazzaro 3 (Luca 16.27-31)
 
27E quello replicò: «Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento». 29Ma Abramo rispose: «Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro». 30E lui replicò: «No,

14.19 – IL RICCO E LAZZARO II/III (Luca 16.23-26)

14.19 – Il ricco e Lazzaro 2 (Luca 16. 23-26)
 
 
23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse: «Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma». 25Ma Abramo rispose: «Figlio,

14.17 – FEDELI NEL POCO E NEL MOLTO (Luca 16.10-14)

14.17 – Fedeli nel poco e nel molto (Luca 16.10-14)
 
 
10«Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. 11Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui,

14.16 – LA PARABOLA DELL’AMMINISTRATORE INFEDELE (Luca 16.1-9)

14.16 – La parabola dell’amministratore infedele (Luca 16.1-9)
 
 
1 Diceva anche ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2Lo chiamò e gli disse: «Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare». 3L’amministratore disse tra sé: «Che cosa farò,

14.15 – TRE PARABOLE: IL FIGLIO PRODIGO IV (Luca 15.23)

14.15 – Tre parabole – 3, il figlio prodigo 4 (Luca 15.23)
 
 
25Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. 27Quello gli rispose: «Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso,

14.14 – TRE PARABOLE: IL FIGLIO PRODIGO 3/4 (Luca 15.22-24)

14.14 – Tre parabole – 3, il figlio prodigo 3 (Luca 15.22-24)
 
22Ma il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. 23Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

14.13 – TRE PARABOLE: IL FIGLIO PRODIGO 2/4 (Luca 15.20-21)

14.13 – Tre parabole – Il figlio prodigo 2/4 (Luca 15.20-21)
 
20Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: «Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio».
 
In questa seconda parte cercheremo di affrontare il punto centrale della parabola, …

14.12 – TRE PARABOLE: IL FIGLIO PRODIGO 1/4 (Luca 15.20)

14.12 – Tre parabole – 3, il figlio prodigo 1/4 (Luca 15.11-20)
 
 
11Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane dei due disse al padre: «Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta». Ed egli divise tra loro le sue sostanze. 13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.

14.11 – TRE PARABOLE: LA MONETA PERDUTA (Luca 15.8-10)

14.11 – Tre parabole – 2, la moneta perduta (Luca 15.8-10)
 
8Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9E, dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: «Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto». 10Così, io vi dico,

14.10 – TRE PARABOLE: LA PECORA SMARRITA (Luca 15.3-7)

14.10 – Tre parabole – 1, la pecora smarrita (Luca 15.3-7)
3Ed egli disse loro questa parabola:4«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini,

14.09 – I PUBBLICANI E I PECCATORI ASCOLTANO GESÙ (Luca 15.1,2)

14.09 – I pubblicani e i peccatori ascoltano Gesù (Luca 15.1,2)
 
 
1Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
 
Il capitolo 15 di Luca è dedicato al tema del recupero del peccatore attraverso tre parabole: la pecora smarrita, la moneta perduta e il figlio prodigo, …

14.08 – IL RITORNO DI ISRAELE IV/IV (Zaccaria 14)

14.08 – Il ritorno di Israele IV/IV (Zaccaria 14)
 
 
Giunti al termine di questo nostro breve percorso profetico che ci ha proiettato in un futuro visto sotto l’ottica del ritorno di Israele a Cristo, è doveroso ricordare che si tratta di avvenimenti che sono stati riportati sia per consolazione di quel popolo, ma soprattutto per essere da lui riconosciuti: il “Giorno del Signore” avrà un inizio e una fine e si snoderà attraverso modalità riconoscibili proprio dal fatto che quanto avverrà sarà già stato descritto dai profeti e individuato dagli interessati. …

14.07 – IL RITORNO DI ISRAELE III/IV (Zaccaria 12)

14.07 – Il ritorno di Israele III/IV (Zaccaria 14)
 
 
Prima di affrontare parte del capitolo 14, va ricordato che la narrazione per quadri, o visioni, dà indicazioni di ciò che avverrà nel futuro in modo tale da essere riconosciuto dai diretti interessati alla luce della Scrittura. A chi legge quanto scritto da Zaccaria senza vivere quel tempo specifico, verrà data quindi un’informativa generica nell’attesa che venga rivelata, concretata e identificata quando gli eventi promessi si verificheranno realmente. …

14.06 – IL RITORNO DI ISRAELE II/IV(Zaccaria 12)

14.06 – Il ritorno di Israele II/III (Zaccaria 12)
I versi che seguono solo la conseguenza del constatare, da parte dei “capi di Giuda” l’intervento di Dio del verso 4 con cui abbiamo concluso la precedente riflessione.
 
5Allora i Capi di Giuda penseranno: “La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio”. 6In quel giorno farò dei Capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia ardente tra i covoni;

14.05 – IL RITORNO DI ISRAELE I/IV (Zaccaria 12)

14.05 – Il ritorno di Israele I/IV (Zaccaria 12)
 
Con questo studio entriamo in un ambito molto particolare, quello che riguarda eventi che non interessano la Chiesa del tempo in cui viviamo e, anzi, riguardano essenzialmente il popolo d’Israele. Se il capitolo 12 di Zaccaria trova spazio in questa raccolta, è perché ha connessione con la parte finale di Luca 13.35 “Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore»”. …

14.04 – IL LAMENTO DI GESÙ SU GERUSALEMME (Luca 13.34,35)

14.04 – Il lamento di Gesù su Gerusalemme (Luca 13.34,35)         
 
34Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 35Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete,

14.03 – DITE A QUELLA VOLPE (Luca 13.31-33)

14.03 – Dite a quella volpe (Luca 13.31-33)
 
31In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». 32Egli rispose loro: “Andate a dire a quella volpe: «Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. 33Però è necessario che oggi,

14.02 – COLORO CHE SI SALVANO II/II (Luca 13.26-30)

13.19 – Quelli che si salvano II/II (Luca 13.26-30) 
 
26Allora comincerete a dire: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». 27Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!». 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,

14.01 – COLORO CHE SI SALVANO I/II (Luca 13.22-25)

14.01 – Coloro che si salvano I/II (Luca 13.22-25)      
 
22Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta,

13.29 – TU, CHE SEI UOMO, TI FAI DIO (Giovanni 10.31-42)

13.29 – Tu, che sei uomo, ti fai Dio (Giovanni 10.31-42) 
 
31Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. 32Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». 33Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo,

13.28 – NON FATE PARTE DELLE MIE PECORE (Giovanni 10.23-30)

13.28 – Non fate parte delle mie pecore (Giovanni 10.23-30)       
 
23Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. 24Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». 25Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete;

13.27 – ANTIOCO EPIFANE (FINE) (Giovanni 3.27)

13.27 –Antioco Epifane (fine) (Giovanni 10.22)   
 
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
 
            Siamo così giunti all’ultima parte del percorso su Antioco IV, di cui Daniele descrive la fine con un verso già citato nello scorso capitolo: “Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco.

13.26 – ANTIOCO EPIFANE (Giovanni 10.22)

13.26 –Antioco Epifane (Giovanni 10.22)   
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
            La Parola di Dio è al centro dell’Universo, materiale e spirituale. E il primo, per quanto limitato rispetto al secondo, riflette la Potenza del Creatore e il perfetto equilibrio che ne deriva. Sull’Universo spirituale è possibile discorrerne, ma i riferimenti tra passato, presente, futuro ed eternità sono tali da far sorgere un sentimento di piccolezza estrema addirittura maggiore rispetto a quando consideriamo la vastità del cosmo e le distanze fra le stelle, …

13.25 – LA FESTA DELLA DEDICAZIONE: ANTICO EPIFANE, INTRODUZIONE (Giovanni 10.22)

13.25 – La festa della Dedicazione. Antioco Epifane – Introduzione (Giovanni 10.22)    
 
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
 
La presenza di Nostro Signore a Gerusalemme ci impone delle domande sui suoi spostamenti, difficili da raccordare basandoci su Luca; dobbiamo considerare che tra la festa delle Capanne (o Tabernacoli) in cui era stato là per l’ultima volta e quella della Dedicazione passarono due mesi e mezzo, …