14.05 – IL RITORNO DI ISRAELE I/IV (Zaccaria 12)

14.05 – Il ritorno di Israele I/IV (Zaccaria 12)
 
Con questo studio entriamo in un ambito molto particolare, quello che riguarda eventi che non interessano la Chiesa del tempo in cui viviamo e, anzi, riguardano essenzialmente il popolo d’Israele. Se il capitolo 12 di Zaccaria trova spazio in questa raccolta, è perché ha connessione con la parte finale di Luca 13.35 “Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore»”. …

14.04 – IL LAMENTO DI GESÙ SU GERUSALEMME (Luca 13.34,35)

14.04 – Il lamento di Gesù su Gerusalemme (Luca 13.34,35)         
 
34Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 35Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete,

14.03 – DITE A QUELLA VOLPE (Luca 13.31-33)

14.03 – Dite a quella volpe (Luca 13.31-33)
 
31In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». 32Egli rispose loro: “Andate a dire a quella volpe: «Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. 33Però è necessario che oggi,

14.02 – COLORO CHE SI SALVANO II/II (Luca 13.26-30)

13.19 – Quelli che si salvano II/II (Luca 13.26-30) 
 
26Allora comincerete a dire: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». 27Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!». 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,

14.01 – COLORO CHE SI SALVANO I/II (Luca 13.22-25)

14.01 – Coloro che si salvano I/II (Luca 13.22-25)      
 
22Passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta,

13.29 – TU, CHE SEI UOMO, TI FAI DIO (Giovanni 10.31-42)

13.29 – Tu, che sei uomo, ti fai Dio (Giovanni 10.31-42) 
 
31Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. 32Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». 33Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo,

13.28 – NON FATE PARTE DELLE MIE PECORE (Giovanni 10.23-30)

13.28 – Non fate parte delle mie pecore (Giovanni 10.23-30)       
 
23Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. 24Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». 25Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete;

13.27 – ANTIOCO EPIFANE (FINE) (Giovanni 3.27)

13.27 –Antioco Epifane (fine) (Giovanni 10.22)   
 
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
 
            Siamo così giunti all’ultima parte del percorso su Antioco IV, di cui Daniele descrive la fine con un verso già citato nello scorso capitolo: “Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco.

13.26 – ANTIOCO EPIFANE (Giovanni 10.22)

13.26 –Antioco Epifane (Giovanni 10.22)   
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
            La Parola di Dio è al centro dell’Universo, materiale e spirituale. E il primo, per quanto limitato rispetto al secondo, riflette la Potenza del Creatore e il perfetto equilibrio che ne deriva. Sull’Universo spirituale è possibile discorrerne, ma i riferimenti tra passato, presente, futuro ed eternità sono tali da far sorgere un sentimento di piccolezza estrema addirittura maggiore rispetto a quando consideriamo la vastità del cosmo e le distanze fra le stelle, …

13.25 – LA FESTA DELLA DEDICAZIONE: ANTICO EPIFANE, INTRODUZIONE (Giovanni 10.22)

13.25 – La festa della Dedicazione. Antioco Epifane – Introduzione (Giovanni 10.22)    
 
22Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
 
La presenza di Nostro Signore a Gerusalemme ci impone delle domande sui suoi spostamenti, difficili da raccordare basandoci su Luca; dobbiamo considerare che tra la festa delle Capanne (o Tabernacoli) in cui era stato là per l’ultima volta e quella della Dedicazione passarono due mesi e mezzo, …

13.19 – LA PARABOLA DEI PRIMI POSTI (Luca 14.7-11)

13.19 – La parabola dei primi posti (Luca 14.7-11)        
 
7Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: 8«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, 9e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!».

13.17 – LA DONNA INFERMA (Luca 13.10-17)

13.17 – La donna inferma (Luca 13.10-17)
 
10Stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. 11C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. 12Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». 13Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

13.16 – LA PARABOLA DEL FICO STERILE (Luca 13.5-9)

13.16 – La parabola del fico sterile (Luca 13.5-9)   
 
6Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7Allora disse al vignaiolo: «Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?». 8Ma quello gli rispose: «Padrone,

13.15 – SE NON VI CONVERTITE (Luca 13.1-5)

13.15 – Se non vi convertite (Luca 13.1-5) 
 
1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 

13.12 – LA PARABOLA DEL SERVO FIDATO E PRUDENTE (Luca 12.41-48)

13.12 – Il servo fidato e prudente (Luca 12.41-48) 
 
41Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? 43Beato quel servo che il padrone, arrivando,

13.11 – LA PARABOLA DEI SERVITORI CHE VEGLIANO (LUCA 12.35-40)

13.11 – La parabola dei servi che vegliano (Luca 12.35-40)           
 
35Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli;

13.10 – LA PARABOLA DEL RICCO STOLTO (LUCA 12.13-21)

13.10 – La parabola del ricco stolto (Luca 12.13-21)         
 
13Uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 15E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».

13.09 – CONTRO I DOTTORI DELLA LEGGE (Luca 11.45-54)

13.09 – Contro i dottori della Legge (Luca 11.45-54)       
 
45Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». 46Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! 47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti,

13.08 – L’INTERNO PIENO DI AVIDITÀ E CATTIVERIA (Luca 11.37-44

13.08 – L’interno pieno di avidità e cattiveria (Luca 11.37-44)     
 
37Mentre stava parlando,un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,

13.07 – LA VERA BEATITUDINE (Luca 11.27-29)

13.07 – La vera beatitudine (Luca 11.27-29)          
 
27Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». 28Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
 
            L’episodio in esame è riportato dal solo Luca, …

13.03 – IL BUON SAMARITANO III: LA PRATICA DELL’AMORE (Luca 10.30-37)

13.03 – Il buon samaritano: III. La pratica dell’amore (Luca 10.30-37)    
 
30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 

13.02 – IL BUON SAMARITANO II: L’UOMO E I BRIGANTI (Luca 10.25-28)

13.02 – Il buon samaritano: l’uomo e i briganti (Luca 10.25-28)          
 
30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 

13.01 – IL BUON SAMARITANO, INTRO (Luca 10.25-28)

13.01 – Il buon samaritano, introduzione (Luca 10.25-28)  
 
Con il discorso di Gesù come “buon pastore”si chiude la Sua permanenza a Gerusalemme. Da lì si porterà nei dintorni, con particolare riguardo per il territorio di Betania, poco distante. Affrontiamo così quello che è definito “il libro del grande viaggio”, cioè quell’insieme di episodi che Luca riporta da 9.57 a 13.9. Secondo questa sua narrazione avremmo così l’invio dei 72 discepoli, …

12.36 – IL BUON PASTORE I/II (Giovanni 10.11-13)

12.36 – Il buon pastore I/II (Giovanni 10.11-13)       
 
11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 

12.34 – IL PASTORE DELLE PECORE (Giovanni 10.1-6)

12.34 – Il pastore delle pecore (Giovanni 10.1-6)   
 
1 «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore,

13.32 – IL CIECO NATO V/VI (Giovanni 9.24-34)

12.32 – Il cieco nato V (Giovanni 9.24-34)          
 
24Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». 25Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». 26Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto?

12.31 – IL CIECO NATO IV/VI (Giovanni 9.18-23)

12.31 – Il cieco nato IV (Giovanni 9.18-23)
 
18Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. 19E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». 20I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; 

12.30 – IL CIECO NATO III/VI (Giovanni 9. 8-17)

12.30– Il cieco nato III (Giovanni 9.8-17)   
 
8Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». 9Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». 10Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». 

12.27 – L’INNO DI LODE (Luca 10.21-23)

12.27– L’inno di lode (Luca 10.21-23)        
 
21In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre,

12.26 – IL RITORNO DEI SETTANTADUE (Luca 10.17-20)

12.26 – Il ritorno dei settantadue (Luca 10.17-20)
             
17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 

12.25 – PRIMA CHE ABRAHANO FOSSE, IO SONO (Giovanni 8.58)

12.25– Prima che Abrahamo fosse, io sono (Giovanni 8.58 )
           
58Rispose Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abrahamo fosse, Io Sono». 59Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui, ma Gesù uscì dal Tempio.
 
Con questo verso, le cui parole scaturiscono dall’impossibilità dei Giudei di comprendere l’essenza e il ruolo di Gesù, ci troviamo di fronte a una realtà di enorme portata. …

12.24 – ABRAHAMO VOSTRO PADRE (Giovanni 8.52-56)

12.24– Abrahamo vostro padre (Giovanni 8.52-56 )
           
52Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: «Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno». 53Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». 54Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso,

12.23 – NON VEDER LA MORTE IN ETERNO (Giovanni 8.48-51)

12.23 – Non veder la morte in eterno (Giovanni 8.48-51)
           
 
48Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?». 49Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. 50Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. 51In verità,